Piatti tipici piemontesi pt.1: bagna cauda e bagnét vért


"Appunta , o viaggiator, senza ritardo
gli agnolotti, il bollito, la fonduta,
la bagna cauda disposta al cardo,
e col tartufo l'appetito aiuta.
Non scordar i grissini e il genuino
Barolo, Barbaresco e Grignolino!"
Fin da bambina ho trascorso le vacanze estive con i miei genitori e le mie due sorelle maggiori nella nostra casa di Stresa, ridente cittadina adagiata sulla riva piemontese del Lago Maggiore.
proprio quà, appena diciassettenne ho conosciuto un bel ragazzone islandese che lavorava come apprendista in una officina di autoriparazioni, e che in italia ci viveva già da bambino con i suoi genitori visto che il suo papà (riposi in pace) era uno dei dirigenti della sede milanese di una grande industria chimico / farmaceutica svizzera.
lui viveva a diversi km da Stresa e li, sul lago, d'estate ci veniva in moto con i suoi amici......
quel bel ragazzo biondo platino si chiamava Harald Sigurdsson, e poi è diventato mio marito (siamo ancora conviventi ma praticamente è mio marito!) con il quale vivo felicemente da quasi nove anni e che tra cinque mesi darò alla luce la nostra prima figlia, Angelique!!!!!
va beh... chiudiamo questa parentesi "biografica" e parliamo finalmente di cucina:
mi sono innamorata (oltre che del mio Harald!) praticamente subito della cucina piemontese (agnolotti, brasati, bagna cauda, risotti e chi più ne ha più ne metta!) tant'è che ho iniziato a documentarmi su di essa e a eseguire diverse ricette che mi sono sempre riuscite al meglio.
proprio per questo voglio dedicare alla cucina piemontese una voce "a parte" con molte ricette dei più svariati piatti tradizionali di questa fantastica regione nella quale io e mio marito abbiamo deciso di vivere; ai piedi delle montagne valsesiane ad un tiro di sasso dal confine con la Svizzera.
BAGNA CAUDA
INGREDIENTI:
acciughe
aglio
olio
peperoncino
PROCEDIMENTO:
si taglia a fettine uno spicchio d'aglio e si fanno friggere lentamente in una padella di coccio con un bicchiere d'olio di oliva, due peperoncini ed un vasetto di acciughe continuando a rimestare lentamente con un cucchiaio di legno.
quando le acciughe si saranno ben disfatte, si alza la fiamma e si aggiunge una spruzzatina di aceto.
si lascia evaporare e si ri-abbassa la fiamma e si lascia bollire a lungo (anche per un'oretta! più cuoce e più viene buona!!) sempre rimestando con il cucchiaio di legno.
si serve in tavola sul "fuiòt" (il fornellino in terra cotta con la candela sotto che vedete nella foto), uno per ognuno dei commensali, dove deve continuare a bollire mentre la si mangia intingendo verdure crude: verza, cardi, peperoni, sedani, finocchi o anche pane.
BAGNéT VéRT (BAGNETTO VERDE)




INGREDIENTI:
prezzemolo
uovo
mollica di pane
aglio
olio
aceto
sale
pepe
passata di pomodoro
peperoncino
acciughe
questa salsina ben s'appresta a condire le più svariate pietanze ed antipasti (nella foto sopra c'è la lingua col bagnetto
verde) o può essere gustata anche così.... da sola con il pane!;)
PROCEDIMENTO:
Si pulisce e si lava un mazzetto di prezzemolo e si pesta nel mortaio con uno spicchio d'aglio, un paio di tuorli d'uovo sodi, una noce di mollica di pane inzuppata nell'aceto e un peperoncino.
passare il tutto al setaccio, allungare con olio e aceto, due pizzichi di sale, il pepe, due cucchiai di passata di pomodoro; dopodichè si mescola bene il tutto fino a formare una salsa liscia e filante.

Stavolta mi sono IMBESTIALITA!



Oggi ho avuto un'accesa discussione con una mia conoscente che è venuta a trovarmi in ufficio per ottenere da parte mia l'ennesimo prestito di denaro che stavolta non le ho concesso..... CHE VADA A LAVORARE!
allora, sta quà ha mollato il marito dopo due anni di matrimonio e tre di convivenza ed un figlio di pochi mesi.
perchè lo ha lasciato?! perchè, abbagliata dal modello "famiglia mulino bianco", alle prime difficoltà economiche ma soprattutto quando ha "scoperto" che non è possibile a nessuno vivere al disopra delle proprie possibilità, che doveva fare da mangiare, occuparsi della casa, stirare etc; ha mollato baracca e burattini e se ne è tornata dalla mammina.
no ma io dico, almeno non mettere al mondo dei figli porca miseria!!!!!!
caspita, non puoi pretendere di non fare una cippa tutto il giorno, che tuo marito ti porti fuori a cena tutte le sere, portare gli abiti in lavanderia, avere la domestica che ti pulisce la casa, andare tutte le settimane dalla parrucchiera nel beauty farm... con solo tuo marito che lavora come operaio di una fabbrica di tessuti; che si spacca la schiena 8 / 10 ore al giorno!
dato che tu non lavori (perchè non ne hai mai avuto voglia!) abbi almeno l'accortezza ed il rispetto di cucinare un piatto di pasta a quel povero uomo che arriva a casa la sera sfinito,
invece di venire a farti vedere vestita firmata da capo a piedi, i soldi usali per andare a fare la spesa al supermercato!
fortuna che ci sono i suoi genitori che pensano a quella povera creatura di suo figlio altrimenti ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli!!!!!

e ce ne sarebbe ancora da dire....

Comunicazione #4 e marmellata di pere

Batti e ribatti, quel testone del mon amour è riuscito a farsi permettere dai medici di tornare in officina per ora solo al mattino e a patto di non fare sforzi e lavori pesanti.... sempre in attesa dei risultati dei vari test che ha fatto e che sta facendo per monitorare il suo stato di salute, l'effetto della pillola che prende una volta al giorno e via dicendo.
comunque sia, io dalla vetrata dell'ufficio lo terrò costantemente sotto stretto controllo visivo e sarò prontissima ad intervenire se fa qualche "sgarro".
lo so, sembrerò assillante ma lo faccio solo per il suo bene.
se siete andati a leggere il suo blog, saprete già che mercoledì sera scorso ha ricevuto il diploma di "maestro meccanico riparatore", io naturalmente ho assisistito alla breve cerimonia e vi devo confessare che per poco non mi scappava la lacrimuccia! ora l'officina è riconosciuta dagli istituti professionali statali e privati della provincia i quali manderanno gli allievi (due al giorno, uno al mattino e uno al pomeriggio) per eseguire il percorso di training e "pratica".


va beh.... quà sotto vi lascio la ricetta per la marmellata di pere che ho fatto domenica scorsa:




INGREDIENTI:

-pere
-zucchero
-chiodi di garofano
-brandy

PROCEDIMENTO:

pelare le pere (5 o 6 kg ben mature e polpose), liberarle dal torsolo e tagliarle a pezzettoni.
metterle in un pentolone capiente o in un paiolo con 2 kg e mezzo scarsi di zucchero e 6 o 7 chiodi di garofano, mettere il tutto a fuoco lento lasciando cuocere per almeno tre o quattro ore rimestando il tutto con un cucchiaio o mestolo di legno, e a metà cottura incorporare alla marmellata un bicchiere di buon brandy.
a cottura ultimata tirare giù il paiolo dal fuoco e lasciare intiepidire sempre rimestando di tanto in tanto, dopodichè, mettere la marmellata nelle capsule di vetro, lasciare freddare, "cuocere" questi ultimi a bagnomaria per alcuni minuti e riporli al buio e al fresco della cantina.


Comunicazione #2

Nonostante il mon amour si senta vistosamente meglio, i medici, compresi me e sua mamma (la mia fedele alleata!!!) e tutti i rispettivi famigliari, gli hanno fermamente impedito di tornare al lavoro prima dei risultati degli accertamenti più approfonditi.
i primi e fondati risultati che abbiamo avuto oggi parlano del fattore scatenante il malore come "un'effetto collaterale del farmaco da lui usato abitualmente per l'aritmia cardiaca", (uno dei due medici dice che può essere dovuto al volo, al cambio di pressione etc.).
però come gli abbiamo già detto, con queste cose non si scherza, quindi deve starsene tranquillo e rilassato!
Ora, il "comando supremo" ;) dell'officina me lo ha passato a me, dove presenzio solo al mattino in ufficio... (amiche mie vi devo confessare che "comandare" è bellissimo! fidatevi!!!!;) XD )

spero di avere presto nuove (e buone!) notizie.....